Il Cavalciotto è una pescaia posta a Santa Lucia che risale al secolo XI ed è una componente fondamentale del complesso sistema idrico pratese, costituito da ben 53 chilometri di gore che partendo da lì attraversano tutto il territorio pratese per poi andare a gettarsi nel fiume Ombrone. La funzione principale del Cavalciotto era quindi quella di deviare il naturale corso del Bisenzio per dare vita al cosiddetto Gorone, la prima e più grande gora di Prato.
Originariamente questo complesso sistema idraulico nacque probabilmente per bonificare l’ampia pianura paludosa, che si sviluppava a sud del centro di Prato.
Nel corso degli anni fu poi consolidato e rafforzato ed utilizzato oltre che per scopi di drenaggio, anche per l’irrigazione, per la difesa e soprattutto come energia idraulica capace di far funzionare inizialmente 58 mulini, poi nel corso dei secoli altre attività produttive, come quelle metallurgiche, cartarie, e soprattutto tessili.
Il Cavalciotto rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale del nostro territorio.