Prato innovativa :
Green city

La forestazione urbana

Foreste e boulevard per una Declassata più verde

Il verde è fondamentale nelle nostre città, dal punto di vista energetico, ecologico, sociale ed economico. La mancata conoscenza dei benefici del verde comporta il rischio di sottovalutare l’importanza delle cosiddette “infrastrutture verdi”. I servizi ecosistemici forniti dalle aree verdi non solo sostengono l’integrità ecologica delle città, ma proteggono la salute pubblica dei cittadini. Il Comune di Prato ha pensato di rispondere a questa sfida stabilendo dei metodi che introducono all’interno delle politiche urbane, come tema prioritario, quello della salute dei cittadini. Lo strumento che intende riassumere tutte le azioni green di Prato e fornire una nuova chiave di lettura complessiva della città è il nuovo Piano Operativo Comunale, strumento di pianificazione adottato nel settembre 2018 ed approvato in via definitiva ad ottobre 2019. Il piano è subito balzato all’attenzione nazionale ed europea per l’innovazione con la quale affronta i temi del riuso della città e i temi ambientali, ed è risultato vincitore del prestigioso Premio Urbanistica nel 2019, assegnato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. Il Piano, infatti, ribalta la concezione tradizionale dell’urbanistica e affronta il progetto della città secondo i modelli del Landscape Urbanism, ovvero pianifica una città fatta di aree verdi interconnesse in modo da formare un network continuo di natura in città, al cui interno si trovano “isole” costruite. Il Piano Operativo del Comune di Prato, contiene un documento specifico, le Strategie per la Forestazione Urbana, che traduce in una serie di azioni multiscalari e con un piano di azione al 2030, Prato 2030, le strategie generali sui temi ambientali di resilienza.

Il documento si compone di due capitoli: Green Benefits – analisi dei benefici del verde urbano di Prato, sviluppato da PNAT, coordinato dal Prof. Stefano Mancuso e Prato - Action Plan per la Forestazione Urbana, sviluppato da Stefano Boeri Architetti. Il primo capitolo, curato da Stefano Mancuso, analizza il contributo in termini di benefici ambientali fornito dagli alberi di proprietà pubblica nel Comune di Prato gestiti dal servizio di manutenzione del verde, ovvero una quota degli alberi di proprietà comunale e, quindi, una piccola quota degli alberi della città. L’obiettivo del documento è delineare uno scenario su basi scientifiche, con misuratori e indicatori della situazione esistente, sulla base del quale sviluppare le strategie di forestazione urbana. I benefici degli alberi analizzati sono relativi alla rimozione degli inquinanti aerei, la riduzione del ruscellamento, il risparmio energetico e la riduzione di CO2, definendo oltre agli effetti ambientali, anche i relativi benefici economici equivalenti. Questa analisi in termini più generali di disciplina è fondamentale per introdurre nella pianificazione urbanistica gli strumenti conoscitivi, i dati quantitativi e gli indicatori sulla base dei quali sviluppare le scelte progettuali e, soprattutto, sviluppare il successivo monitoraggio degli interventi: le nuove strumentazioni offerte dalla smart city, la tecnologia 5G, la possibilità di digital twin, l’analisi dei big data, introducono nella dimensione della città la possibilità di una gestione urbana in continuo, rispetto alla quale le strategie di pianificazione urbana e quelle di urban management, sempre più risultano interconnesse in un approccio dinamico, basato su di una continua analisi e valutazione degli effetti, nella chiave di monitorare il comportamento dell’ecosistema urbano e delineare modifiche e aggiornamenti alle strategie di pianificazione.

Il documento del prof. Mancuso Green Benefits è risultato uno strumento fondamentale per delineare le scelte rispetto alle quali la città non solo aumenta la sua resilienza, ma soprattutto nella chiave di delineare delle strategie finalizzate a generare ambienti urbani in grado di agire attivamente rispetto ai cambiamenti climatici e in chiave di salute pubblica: la città quindi viene letta come strumento attivo per la prevenzione sanitaria dei cittadini. L’approccio scientifico risulta, dunque fondamentale: il motto “un albero al posto di una pillola” introduce nella pianificazione urbanistica le stesse modalità utilizzate in ambito di ricerca sanitaria. Il programma Prato sviluppato da Stefano Boeri Architetti, è invece lo strumento che traduce in una visione complessiva di forestazione urbana le scelte ambientali del Piano Operativo: ispirato ai piani di azione di matrice europea è concepito come il documento guida per l’attuazione del progetto Prato 2030, nella logica di sviluppare un modello complessivo di governance a livello cittadino sul tema della forestazione, promuovere i successivi programmi attuativi sulle singole azioni previste, sia in termini progettuali che di pianificazione finanziaria e come documento principale di posizionamento delle strategie ambientali della città di Prato nella prossima programmazione europea 2021- 2027 e del Green Deal promosso dalla Commissione Europea. L’Action Plan prevede la piantumazione di 190.000 nuovi alberi tramite sei azioni: Parco fluviale e delle Gore, Verde di mitigazione delle infrastrutture, Verde capillare, Golfi agricoli periurbani e grandi parchi, Demineralizzazione urbana, Parco agricolo di cintura. Si tratta di azioni multiscalari da attuare nell’ambito di una programmazione pluriennale in cui coinvolgere tutti gli attori pubblici e privati della città, secondo un nuovo paradigma che metta al centro la natura come un nuovo destino urbano: “botany is destiny”.

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La forestazione urbanaSabato 27 febbraio, ore 11.00

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