Prato innovativa :
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Chiara Vita

Questo mese abbiamo intervistato la dott.ssa Chiara Vita, Responsabile operativo del Laboratorio QUMAP - Laboratorio di Qualità delle Merci e Affidabilità del Prodotto.

(D): Ciao Chiara, vuoi raccontarci il tuo percorso professionale?
(R): Sono nata a Prato nel 1986 e il mio percorso universitario è iniziato proprio al Pin con una laurea in Economia ed Ingegneria della Qualità. Il mio desiderio di iscrivermi, proprio a quello che all’epoca si chiamava EIQ, era dettato dalla voglia di approfondire tematiche che già conoscevo in quanto mi ero occupata di Sistemi di Gestione Qualità ISO presso un’azienda del nostro territorio. Era un mondo che trovavo estremamente affascinante e stimolante. In mezzo al mio cammino ho incontrato la Prof. Romani, ho frequentato due corsi tenuti da lei, e più conoscevo la merceologia e più questo concetto mi incuriosiva, cominciavo a comprendere che quelle nozioni erano il punto di partenza per poter capire e analizzare i processi produttivi. Ed è stata proprio quella curiosità che mi ha portato ad essere una ricercatrice, infatti a chiunque mi chieda perché sia spinta a lavorare nel mondo della ricerca rispondo con una sola parola: curiosità. Si, perché per me la curiosità è quella molla che ogni volta ti spinge ad avventurati in un nuovo progetto. Scoprire ogni volta un processo produttivo nuovo e come poter ottimizzarne le fasi e ridurne al minimo gli sprechi è sempre qualcosa di affascinante.

Raccontami del Team di QUMAP
La professoressa Romani, responsabile scientifico del Laboratorio, ha costruito un gruppo di ricerca multidisciplinare:

c’è chi come me ha un background economico, chi farmaceutico, chimico o di scienze dell’alimentazione. Tutte le competenze presenti nel gruppo vanno a valorizzarsi e ci permettono di lavorare in maniera integrata e sinergica su ogni progetto.

Puoi raccontarci alcuni dei progetti ai quali lavorate?
I settori per i quali lavoriamo sono davvero tanti, proprio come dicevo precedentemente, il mondo della merceologia è strettamente correlato col mondo produttivo. Lavoriamo in diversi settori e in tal senso potrei portarti tantissimi esempi dal settore agroalimentare, al cosmetico, cosmeceutico, nutraceutico, agronomico, conciario, lattiero-caseario fino ad arrivare alla bioedilizia, oppure al settore dei beni di lusso e della moda.

 

Wow, quindi le applicazioni dei vostri studi sono potenzialmente infinite.
Beh partiamo dal presupposto che il nostro laboratorio alla sua nascita aveva focalizzato la propria attività su quello che oggi è uno dei temi più discussi, sto parlando dell’economia circolare, che all’epoca non era un concetto così affermato come oggi. Tieni presente che il nostro laboratorio si occupa del recupero di scarti e sottoprodotti del settore agroalimentare per la produzione di estratti ricchi di principi attivi da destinare a settori completamente differenziati tra di loro. Ovviamente tutto nel rispetto del concetto di economia circolare quindi mediante l’impiego di tecnologie green e sostenibili che consentono di ottenere estratti con proprietà funzionali e biologiche che ne permettono il possibile utilizzo in vari settori.

Spesso le aziende riescono a trarre un duplice vantaggio dal riuso di scarti della loro lavorazione, in primis perchè diminuiscono i costi dello smaltimento e inoltre hanno la possibilità di realizzare ulteriori guadagni derivanti dall’uso di estratti.
Sono davvero tanti gli esempi in tal senso di aziende che collaborano con noi, da aziende del settore olivicolo oleario che hanno implementato piattaforme polifunzionali per il recupero di principi attivi da scarti di potatura e della lavorazione delle olive, ad aziende del settore vitivinicolo che hanno utilizzato sottoprodotti della lavorazione per la produzione di nuovi ingredienti alimentari funzionali oppure per la realizzazione di integratori, fino ad arrivare alla realizzazione di biopelli.
La lista sarebbe ancora lunga per esempio un’altra azienda estrae tannini di castagno da destinare a settori differenti, dal conciario, all’agronomico, alla mangimistica animale in virtù delle proprietà antiossidanti e antimicrobiche riconosciute a tali estratti. Tale azienda nasceva come produttrice di multistrato e grazie ad una continua mission rivolta verso il concetto di sostenibilità e circolarità è riuscita a diversificare la propria produzione e continua tuttora ad investire in R&S per ampliare i settori a cui destinare il loro prodotto.
Parlandoti di un ulteriore prodotto potrei farti l’esempio del kiwi, il quale non tutti sanno essere un’ottima fonte di vitamina C, maggiore rispetto anche all’arancia. Anche in tal caso le nostre collaborazioni con alcune aziende permettono di ottenere ingredienti funzionali o prodotti trasformati innovativi grazie al recupero di prodotti a basso calibro, i quali da normativa risulterebbero non vendibili.

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